Come unire sviluppo economico e benessere sociale, la risposta di Sardex

Principi ispiratori e funzionamento del Circuito al centro dell’incontro, organizzato dall’Università popolare del Sulcis col patrocinio del Comune di Carbonia, nella Grande Miniera di Serbariu.

Sviluppo economico e benessere sociale sono rette parallele destinate a non incontrarsi mai? La domanda, affatto retorica, è stata al centro dell’incontro “La sfida sostenibile ed inclusiva di uno sviluppo locale intelligente”, organizzato dall’università popolare del Sulcis, S’Ischiglia Onlus, col patrocinio del Comune di Carbonia, che si è svolto nell’edifico exAUSI della Grande Miniera di Serbariu. Un grande spazio, suggestivo, che è stato recuperato e che cerca di ritagliarsi un ruolo diverso rispetto a quello rivestito nella storia recente, una collocazione spazio-temporale nuova.

A cercare di dare una risposta all’interrogativo, sulla scorta di un’esperienza pratica e riuscita, il direttore generale di Sardex.netNicola Pirina assieme all’amministratore delegato, Roberto Spano. Proprio Sardex.net è stato il nucleo centrale della riflessione e l’oggetto delle domande del pubblico: semplici cittadini ma anche esponenti del mondo politico e sindacale locali.

Una storia, quella del Circuito, che oltre a catalizzare l’interesse generale e le curiosità diffuse è servita a indicare una possibile soluzione alla distanza apparentemente incolmabile tra sviluppo dei territori e benessere generale degli stessi. «La chiave usata da Sardex – ha sottolineato Pirina – sta nell’aver restituito centralità alle relazioni sociali che, oltre ad essere un fattore di crescita della comunità sono un volano per l’incremento dell’economia. Aiutare le aziende di un territorio a entrare in connessione, in scambio costanti, genera un plus valore destinato a durare nel tempo perché aggancia l’economia al tessuto sociale».

Rivitalizzare un territorio non significa solo incrementare gli scambi commerciali ma far sì che questi si verifichino per mezzo di un’attenzione rinnovata alle relazioni tra le persone perché l’economia è, fondamentalmente, incontro. Curare i numeri senza aver riguardo alla qualità degli scambi umani genera ricchezza fragile e concentrata; al contrario essere attenti a entrambi gli aspetti, invece, pone le basi per una crescita duratura sul territorio in cui si sviluppa questo tessuto connettivo nel quale anche i nuovi profili professionali, cercati dalle imprese, sono destinati a essere assorbiti naturalmente dalle piccole e medie imprese.

Un modo per dare nuova vita a persone, aziende e anche a luoghi di produzione come la Grande Miniera di Serbariu: avendo memoria del passato ma riuscendo a connetterlo col presente e col futuro.

NB. La foto di copertina è presa dal profilo Facebook della Grande Miniera di Serbariu.

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