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Emergenza incendi: Sardex dona 500 piantine e 25 alberi al Comune di Arbus

Leccio a cespuglio, rosmarino, mirto, lentisco, oleandro, alloro per la macchia mediterranea e lecci per il bosco. 500 piantine e 25 alberi per ricostruire laddove il fuoco ha distrutto la natura e l’economia del territorio. Sardex si mobilita a favore del Comune di Arbus, il più colpito dall’incendio scoppiato il 31 luglio che ha interessato anche Gonnosfanadiga e ha incenerito migliaia di ettari di vegetazione.

Un dramma ambientale ed economico che ha messo in ginocchio decine di aziende agricole, zootecniche e agrituristiche. Il Circuito di Credito Commerciale ha deciso di dare il proprio contributo concreto donando le piante – fornite dall’azienda Congiu iscritta al network – che serviranno a ripristinare parte dei luoghi.

Gesto che da’ concretezza a uno dei valori fondanti di Sardex: la vicinanza alle comunità. «Dobbiamo dare esempio a tutti e stare vicini ai territori ogni giorno – sottolinea il direttore generale Franco Contu – e vogliamo che nessuno scappi dalla Sardegna. La nostra terra è la casa di tutti. Bisogna dare speranza e solo insieme riusciremo a trovare sempre un motivo per andare avanti. Perciò è importante che i numerosi attestati di solidarietà di questi giorni siano rafforzati da tante iniziative concrete, la nostra isola sa essere generosa e sono convinto che anche stavolta ne darà riprova».

La messa a dimora avverrà in autunno con un’iniziativa che coinvolgerà il personale dell’azienda, le scuole di Arbus, volontari e iscritti al Circuito di Credito Commerciale. «Le nostre imprese zootecniche, agricole e soprattutto agrituristiche – sono in forte difficoltà. Proprio queste ultime – commenta il primo cittadino di Arbus, Antonello Ecca – sono le più danneggiate perché oltre ai danni alle strutture subiranno perdite ingenti per via delle disdette di clienti per la stagione in corso. Perciò un aiuto alle sistemazioni a verde delle parti vicine alle strutture sarebbe importantissimo, oltre che sugli edifici danneggiati dal fuoco».

Anche su quest’ultimo aspetto si interverrà prontamente con l’avvio di una campagna di raccolta fondi sia in crediti sia in euro il cui ricavato servirà a comprare i materiali necessari alla ricostruzione.

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